Non tutte le castagne si mangiano: le ‘matte’ fanno male e pochi lo sanno

Esiste una qualità di castagne (che si può raccogliere anche in Italia) che può provocare intossicazione alimentare: ecco come riconoscerle.

Insieme al primo freddo che ha fatto capolino nelle nostre giornate, a schiudersi non sono solo i cappotti nell’armadio, ma anche i ricci pronti a regalarci dolcissime castagne. Ed è proprio in questo periodo che gli scaffali di fruttivendoli e supermercati si riempiono di questi deliziosi frutti autunnali, mentre gli appassionati si danno alla raccolta.

Donna che tiene in mano una manciata di castagne
Non tutte le castagne si mangiano: le ‘matte’ fanno male e pochi lo sanno – ristorantegiorgione.it

Eppure, soprattutto per i meno esperti, è bene sapere che non tutte le castagne sono uguali. E che quella piccola differenza estetica che potrebbe passare inosservata è proprio ciò che distingue un buon pasto da un’intossicazione imminente.

Le castagne cosiddette ‘matte’, infatti, sono alquanto dannose per l’organismo, tanto che ignorarne i segnali di intossicazione può addirittura provocare lesioni intestinali e renali. Tutto questo accade perché, a differenza di quelle classiche, contengono sostanze che hanno un effetto irritativo e che causano vomito e dissenteria. Tra i campanelli d’allarme più comuni vi sono disturbi digestivi, dolori addominali, nausea, vomito o irritazione della gola. Insomma, condizioni che non vanno sottovalutate. Ma come si possono evitare, imparando a distinguerle già a colpo d’occhio?

Come riconoscere le castagne matte da quelle commestibili

A prima vista possono sembrare uguali, ma tra una castagna buona e una ‘matta’ la differenza è netta. Quelle che finiscono nei nostri cestini arrivano dal castagno vero e proprio (Castanea sativa), che cresce nei boschi tra i 300 e i 1200 metri. I suoi ricci, quando maturano, diventano marroni e fittissimi di spine, e dentro custodiscono quasi sempre due o tre frutti: uno più grande e gli altri un po’ più piccoli e schiacciati. Se le si osserva con attenzione, le castagne commestibili mostrano anche un piccolo ciuffo apicale sulla punta, una specie di marchio che le distingue subito.

Castagne matte ippocastano
Come riconoscere le castagne matte da quelle commestibili – ristorantegiorgione.it

Le cosiddette castagne matte, invece, con i boschi non hanno nulla a che fare. Provengono dall’ippocastano (Aesculus hippocastanum), un albero ornamentale che popola parchi e viali cittadini. Il loro riccio è verde chiaro, con spine rade e corte, e contiene di solito un solo frutto: rotondo, grosso, lucido. Belle da vedere, sì, ma proprio quelle da evitare.

Un altro indizio utile è il luogo in cui le si trova: nei boschi o lungo sentieri collinari è quasi certo che siano castagne buone; se invece spuntano nei giardini pubblici o ai bordi delle strade, meglio lasciarle lì.

Anche le foglie aiutano a non sbagliarsi: quelle del castagno sono singole e seghettate, quelle dell’ippocastano grandi e composte. Insomma, pochi dettagli possono fare la differenza. E se vi capita di pensare di aver fatto un colpaccio trovando castagne sotto casa, ricordate: quelle vanno evitate senza esitazione.

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