Giorgione stupisce tutti: “Quella volta che mangiai l’ippopotamo”

Giorgione è un personaggio che è molto amato da chi segue i fatti di cucina, un uomo che non gira mai intorno alle questioni e va sempre dritto al punto. Stavolta parla di quando mangiò carne di ippopotamo.

Le sue parole scatenano polemiche sui social network soprattutto da parte di vegani e vegetariani. Ecco cosa ha detto nello specifico.

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Giorgione stupisce tutti: “Quella volta che mangiai l’ippopotamo” (Instagram @giorgione_ortoecucina) RistoranteGiorgione.it

Facciamo un attimo un passo indietro per scoprire qualcosa di più su questo personaggio. Al secolo Giorgio Barchiesi è nato a Roma il 7 giugno del 1957, ha dunque compiuto da poco 68 anni. A 19 anni decide di trasferirsi a Perugia per studiare veterinaria, ma poi interrompe gli studi per iniziare a lavorare rimanendo in Umbria. Nel 2006 apre il ristorante Alla via di mezzo a Montefalco insieme alla moglie.

Nel 2012 arriva l’exploit in tv grazie a Gambero Rosso Channel dove guida il programma Giorgione Orto e Cucina. Nel 2016 si trasferisce poi in Val Pusteria dove inizia a guidare una trasmissione di cucina di montagna. Negli anni ha lavorato in numerosissimi contesti diversi, arrivando addirittura al cinema, ma in questi ultimi si è fatto conoscere ancora di più grazie all’exploit all’interno dei social network.

Oggi parliamo di una sua dichiarazione che ha fatto parecchio rumore.

Giorgione e la carne di ippopotamo

Giorgione ha rilasciato un’intervista a Gambero Rosso dove ha rivelato molti aspetti curiosi su di lui e sulla sua carriera che non conoscevamo. Diventa interessante andare a leggere alcuni degli scambi che l’hanno portato involontariamente a creare discussione sui social.

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Giorgione e la carne di ippopotamo (Instagram @giorgione_ortoecucina) ristorantegiorgione.it

Spiega lo stesso Giorgione: “Nei miei viaggi ho assaggiato tante cose particolari tra cui i serpenti che erano buonissimi”. Quando gli chiedono altri animali particolari che ha assaggiato spiega: “L’ippopotamo e non lo rimangerei”.

Trova il modo di aprire una riflessione: “Non mi piacciono i diktat dall’alto, non mi piace essere obbligato senza un motivo valido e non semplicemente politico. Il Governo Meloni e il ministro Francesco Lollobrigida lo fanno per una serie di motivi che non hanno niente a che fare con le ragioni per cui la carte coltivata viene prodotta. Non è vero che fa male o che è sintetica”.

Una situazione per la quale spesso si è speso attirando su di sé le critiche anche di tutti i puristi della cucina. Fatto sta che questa è la dimostrazione di come Giorgione abbia una mente molto aperta a dispetto della sua vita che direbbe il contrario. Un uomo pronto a sperimentare e a capire come gestire il tutto.

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